I responsabili dell’Azione Cattolica sono giunti al termine del loro “lungo” mandato che di norma dura tre anni, ma questa volta, a causa della pandemia scoppiata proprio all’inizio del triennio, nel febbraio del 2020, è durato quattro.
L’itinerario assembleare dell’Ac nella nostra Diocesi, iniziato tra novembre e dicembre 2023 con le assemblee delle associazioni parrocchiali di base e il rinnovo dei Consigli parrocchiali, terminerà il 21 gennaio 2024 con l’Assemblea diocesana e il rinnovo del Consiglio diocesano.
È un percorso articolato che richiede il coinvolgimento e la partecipazione di tutti i soci e i responsabili, degli assistenti, ma anche dei simpatizzanti, delle comunità e di quanti riconoscono nell’associazione una realtà ecclesiale e sociale che ha a cuore la cura della vita di tutte le persone delle nostre comunità ecclesiali e civili.
È un lavoro che ponendo l’attenzione alle persone, coinvolge e attiva la partecipazione di ogni ragazzo, giovane e adulto per essere il più possibile inclusivo, senza lasciare indietro nessuno specialmente chi più svantaggiato, e poter prendersi cura delle diverse condizioni, situazioni e tempi di vita di tutti, di ciascuno e di ciascuna.
È un processo democratico, non solo scelto per regolare il rinnovo delle cariche interne, ma come pratica formativa e sociale di corresponsabilità e di esercizio di costruzione del Bene di “noi-tutti”, volto a formare persone che amano lo stile democratico basato sui principi e i valori della nostra Costituzione e che cercano di esercitarlo sempre nella Chiesa e nel mondo civile per trasformare l’oggi in un domani migliore per tutti, da creare con tutti. Dopo il messaggio di fine anno del Capo dello Stato Sergio Mattarella, che esplicitamente ha detto: “siamo di fronte a un tornante della storia” dove “le guerre hanno sgretolato la convinzione che la pace fosse acquisita per sempre”, per cui nulla può essere dato per scontato, né la libertà, né la pace, né la democrazia che della libertà è la migliore custode, consapevoli che la sovranità spetta ai cittadini, che però responsabilmente sono chiamati ad esercitarla, siamo sempre più convinti che la pienezza della vita democratica richiede un esercizio di impegno e di servizio gratuito e disinteressato che inizia dalla possibilità che ciascuno possa sentirsi chiamato in prima persona a mettersi in gioco e offrire i propri talenti e le proprie competenze per dare valore a scelte e orientamenti della vita di tutti.
È inoltre un tempo prezioso di verifica e valutazione dei cammini formativi, delle scelte compiute e delle cose fatte dalla nostra associazione per permetterci di riorientarci e ridirci con franchezza e propositività come la vita associativa sia ancora oggi capace di corrispondere alle emergenti sfide culturali, pastorali e sociali che definiscono questo cambiamento d’epoca.
Questo cammino assembleare potrà allora essere generativo se lo riconosceremo, non come un adempimento formale, ma come un tempo intenso per vivere ed essere un’associazione di credenti appassionati del Vangelo e della vita di ciascuna persona.
Ecco perché questo itinerario assembleare, inserito nel cammino sinodale delle Chiese in Italia, è stato attivato come un vero e proprio cantiere di formazione spirituale e progettazione associativa che a partire dall’estate scorsa terminerà, dopo i rinnovi parrocchiali, diocesani e regionali, con la XVIII Assemblea nazionale in programma a Roma dal 25 al 28 aprile 2024 e l’approvazione del documento programmatico per il triennio 2024-2027, frutto del contributo di tutti.
Noi svolgeremo la nostra Assemblea diocesana, dal titolo “Testimoni di tutte le cose da Lui compiute” (Atti 10, 34-48), il 21 gennaio 2024 a partire dalle ore 9:00 presso il Centro Pastorale (ex Seminario) di via L. Lotto a Jesi.
Durante l’Assemblea si modificherà e approverà la bozza del nostro documento e si voterà per il rinnovo del Consiglio diocesano.
Tre sono i punti di partenza da cui partire per essere Ac in questo tempo: Parola e discernimento, Ascolto e dialogo, Missione e generatività che sono i modi che abbiamo per stare nel mondo e le chiavi di lettura di tutto ciò che facciamo o che siamo chiamati a fare.
Quattro i temi che costituiscono le aree di impegno che sentiamo più urgenti oggi: Persone e comunità, Comunione e responsabilità, Formazione e cultura, Spiritualità e sinodalità.
Questi saranno i punti e i temi che affronteremo anche durante l’assemblea.
Tutti sono invitati a partecipare e a portare il loro contributo, aderenti dell’Ac e non.
Anzi, importantissimo sarà proprio il confronto e l’apporto dei simpatizzanti e dei non aderenti all’Ac che interverranno.
Pensiamo che “insieme” è la parola chiave per poter camminare nella storia e poter continuare ad attraversare le sfide che questo tempo ci pone davanti, che “insieme” potremo aiutarci a leggere i segni dei tempi e coltivare quello sguardo contemplativo capace di entrare in profondità nelle questioni della storia e scoprire che il Signore è già all’opera e ci precede, senza doverci rassegnare alle narrazioni più comode e diffuse o al “si è fatto sempre così”.
La Chiesa che sogniamo e ci impegniamo a testimoniare alla sequela del Signore è la Chiesa che è madre e casa per tutti, che non ha al suo interno polarizzazioni, ma unita attorno a Papa Francesco e localmente al nostro Vescovo don Gerardo, ai presbiteri e consacrati è un NOI sempre più grande e bello. Vi aspettiamo!