Il cammino quaresimale è quel tempo prezioso dell’anno liturgico che ci viene donato per darci la possibilità di incontrare il Signore, per riordinare e riorientare la nostra fede in Lui, per conformare sempre più la nostra vita a Lui e meglio conoscerlo attraverso l’ascolto della sua Parola, la preghiera e la contemplazione, e per sentire il suo Spirito presente e operante nella nostra vita.
Gli Esercizi Spirituali vogliono allora essere un invito, anche se per un breve tempo, a fare un’esperienza di Dio ancora più intensa, che mentre ci permette di immergerci nel Suo amore, di sostare alla Sua presenza per assaporare la pace, la speranza e la gioia di una vita vissuta in Lui, poi ci spinge ad andare per essere nel mondo cristiani, “quelli della via”, che nell’ordinarietà delle nostre storie, singolarmente e insieme, sono segno tangibile dell’amore di Dio, perché capaci di amare l’uomo, tutti gli uomini e ciascuno e ciascuna in particolare, riconoscendo in loro fratelli e sorelle.
Anche il tema annuale dell’Azione cattolica che prende spunto dal brano del Vangelo di Marco 5,21-43, dove Gesù domanda «Chi ha toccato le mie vesti?», «Chi mi ha toccato?», è un invito ad essere laici attenti alla vita dei fratelli e delle sorelle, impegnati a “prendersi cura” della loro vita, del bene comune e del creato.
Ogni nostra giornata è fatta di incontri, ogni strada, ogni luogo della vita, ogni incontro diventa allora via attraverso cui Dio si affianca a noi e si fa scorgere nei volti delle persone con cui entriamo in relazione, con cui stabiliamo un contatto per prendercene cura. La vita, nell’ottica del dono, è allora quella relazione di cura che nel “toccare” e nel “farsi toccare” ci permette di sollevare chi è caduto, di aspettare chi rimane indietro, di camminare fianco a fianco tutti insieme. La ricchezza che ne deriva fa più bella la nostra esistenza e la cambia.
Anche l’itinerario assembleare dei rinnovi associativi che l’Ac sta vivendo, preso dagli Atti degli Apostoli, Atti 10, 34-48 «Testimoni di tutte le cose da Lui compiute», vuole indicarci che Dio in Gesù Cristo si rivela nella quotidianità, nella vita dei fratelli e delle sorelle, e si lascia a poco a poco percepire nell’ascolto e nel dialogo. Nel brano degli Atti, Pietro pieno di novità e di meraviglia arriva a dire: «mi sto rendendo conto che Dio non fa differenza di persone», «egli è il Signore di tutti» e più avanti «Chi può impedire di battezzare con l’acqua costoro che hanno ricevuto lo Spirito Santo al pari di noi?». È lo Spirito Santo l’artefice di quell’armonia che porta Pietro a scoprire che amare Dio e amare i fratelli è ciò che, unendo persone molto diverse, ci insegna che siamo chiamati alla vita evangelica lì dove ci troviamo a vivere, con le persone che incontriamo e dove ci prendiamo cura gli uni degli altri e operiamo per il bene, nel segno della pace, della giustizia e della carità.
li Esercizi Spirituali, aperti a tutti, dal titolo "Testimoni e artefici delle cose da Lui compiute: i segni del discepolato", saranno guidati da dom Gianni Giacomelli e si svolgeranno a Fonte Avellana dalla sera di venerdì 15 marzo a domenica 17 marzo 2024 (per iscrizioni e/o informazioni scrivere a esercizi@acjesi.it o contattare Martina telefonando al 3284098779 ore pasti).
Saranno l’occasione per riflettere e pregare sul nostro essere discepoli-missionari e cristiani battezzati testimoni di una Chiesa-comunione che amano e che desiderano sempre più radicata nel Vangelo, essenziale nelle forme, autentica nei linguaggi, amante dell’uomo e profetica nei segni.
La contemplazione che apre alla speranza cristiana e rafforza la nostra fede ci permetta di vedere oltre, di vedere dietro la croce Cristo Risorto e dietro le apparenti sconfitte di tutti coloro che amano gratuitamente e si impegnano per il bene la vittoria della vita, della pace, della giustizia.
Vi aspettiamo! A tutti un buon cammino quaresimale.