Anche quest'anno i “Passi dell’Avvento” proposti dall’Azione Cattolica vogliono accompagnare tutta la comunità a vivere questo tempo di attesa del Natale di Gesù con uno sguardo che vada in profondità sulla realtà che ci circonda e dentro noi stessi per cogliere la presenza operosa del Signore nell’oggi della storia. Il tempo di Avvento è tempo di attesa, ma anche di revisione e conversione. Tempo per fissare il nostro sguardo su Gesù e tempo per lasciarsi con umiltà guardare da Lui. Tempo per imparare da Lui a guardare ogni persona che ci circonda con sguardo rinnovato e vedere in lei un fratello.
La pandemia, oltre a farci riscoprire quanto conta la fisicità nelle nostre relazioni e i gesti che ne conseguono, con il viso coperto dalla mascherina, ci ha insegnato a concentrare gran parte delle comunicazioni sugli occhi e sui nostri sguardi. Fissare il nostro sguardo su Gesù può insegnarci molto.
Il potere dello sguardo di Gesù è capace di cambiare la vita di colui su cui si posa. Lo sguardo di Gesù si fissa su di noi, in un rapporto ad uno ad uno, ci guarda negli occhi e arriva al cuore, ci scruta e ci conosce, ci chiama per nome. Ci svela a noi stessi per dar senso alla nostra vita e vivere una vita di senso, da chiamati, salvati e redenti. Svela a noi stessi il progetto di Dio su noi e ci fa scoprire e vivere la nostra vocazione cosicché la nostra vita pienamente realizzata e generativa sia capace di essere dono per gli altri.
Come apprendiamo dagli evangelisti, Gesù è un attento osservatore della realtà umana, del creato, di tutto ciò che lo circonda e che rielabora attraverso la preghiera e la fede in Dio Padre cogliendone il disegno di salvezza. Gesù non si impone, i suoi sguardi sono sempre sguardi di vicinanza, che spingono le persone ad aprirsi a Lui perché manifestano premura, compassione, misericordia, interesse per le persone e le situazioni che vede. Non sono sguardi di curiosità o che giudicano, ma finalizzati ad uno scopo. Ne segue sempre un insegnamento, una proposta, un’azione. Sono sguardi che mettono in movimento, rialzano, attraggono i singoli e le folle, provocano, spingono a uscire dal nostro io per intraprendere strade nuove e a volte irrazionali, interpellano il vissuto per cogliere i bisogni umani e spirituali, non sono selettivi, incontrano tutti e soprattutto i peccatori, gli esclusi dalla società, gli ultimi, gli indifesi ed emarginati.
E’ il suo sguardo amorevole che ha la capacità di cambiare anche il nostro modo di vedere le cose e soprattutto le persone che abbiamo accanto. Perché il suo sguardo è lo sguardo di un cuore che ama incondizionatamente. Ci rende capaci di vedere in ognuno, al di là dei suoi limiti, delle sue cadute e fragilità, un figlio di Dio prezioso ai suoi occhi, da sempre amato, un fratello o una sorella in umanità da amare a nostra volta.
I passi dell’Avvento, che si svolgeranno in presenza, muniti di green pass, nella chiesa della parrocchia Regina della Pace nei venerdì 26 novembre, 3, 10 e 17 dicembre, dalle 18.45 alle 19.45, saranno incentrati ad approfondire il brano di Vangelo proposto dalla liturgia delle quattro domeniche di Avvento.
In questo viaggio degli sguardi di Gesù e di Dio sull’uomo e l’umanità saremo accompagnati dai commenti di 4 diverse vocazioni: una consacrata, una coppia di sposi, una laica impegnata e un sacerdote: Suor Maria Rosa Feretti, Andrea Poscia e Agnese Collamati, Beatrice Testadiferro, don Federico Cardinali.
Tutta la comunità è invitata a partecipare e l’invito è esteso anche alla Veglia dell’Immacolata che si terrà in Duomo, martedì 7 dicembre alle 21.15, dove si pregherà per l’ordinazione di 5 diaconi permanenti della nostra chiesa jesina.
A tutti auguriamo un buon cammino.